Stories from the Italian Poets: with Lives of the Writers, Volume 1 by Leigh Hunt
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[Footnote 16: _Opere minori_, ut sup. vol iii. p. 186.] [Footnote 17: _Veltro Allegorico di Dante_, ut sup. p. 208, where the Appendix contains the Latin original.] [Footnote 18: See Fraticelli's Dissertation on the Convito, in _Opere Minori_, ut sup. vol. ii. p. 560.] [Footnote 19: _Discorso sul Testo_, p. 54.] [Footnote 20: _Balbo_. Naples edition, p. 132.] [Footnote 21: "Di se stesso presunse maravigliosamente tanto, che essendo egli glorioso nel colmo del reggimento della republica, e ragionandosi trà maggiori cittadini di mandare, per alcuna gran bisogna, ambasciata a Bonifazio Papa VIII., e che principe della ambasciata fosse Dante, ed egli in ciò in presenzia di tutti quegli che ciò consigliavano richiesto, avvenne, che soprastando egli alla risposta, alcun disse, che pensi? alle quali parole egli rispose: penso, se io vo, chi rimane; e s'io rimango, chi va: quasi esso solo fosse colui che tra tutti valesse e per cui tutti gli altri valessero." And he goes on to say respecting the stone-throwing--"Appresso, come che il nostro poeta nelle sua avversità paziente o no si fosse, in una fu impazientissimo: ed egli infino al cominciamento del suo esilio stato guelfissimo, non essendogli aperta la via del ritornare in casa sua, si fuor di modo diventò ghibellino, che ogni femminella, ogni picciol fanciullo, e quante volte avesse voluto, ragionando di parte, e la guelfa proponendo alla ghibellino, l'avrebbe non solamente fatto turbare, ma a tanta insania commosso, che se taciuto non fosse, a gittar le pietre l'avrebbe |
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